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1489. Francesco Sforza a Luchina dal Verme (1454 maggio 29) Milano.

Francesco Sforza richiama a donna Luchina dal Verme la sollecitazione fattale tramite l'invio del suo cancelliere Fazino da Fabriano perché notificasse a tutti gli ebrei della sua giurisdizione che dovevano andare da lui. Se n'é mosso uno soltanto con un cavallaro, ma non é giunto da lui. Le ribadisce di volere che essi assolutamente si portino da lui con questo cavallaro.

Magnifice domine Luchine de Verme.
Ad questi proximi dì passati per Fazino da Fabriano, nostro cancellero, tra l'altre cose ve facessemo exponere fo che li ebrei sonno nella vostra iurisdicione dovesseno venire da nuy, et così mandiamo uno nostro cancellero ad posta con el quale dovesseno venire; et secundo siamo informati uno de essi ebrei venne col cavalaro, ma non s'é presentato may, che potiamo dire non essere venuto. Il perché ve confortiamo et caricamo dati sì facto ordine et modo che dicti ebrei infallanter vegnano subito, recevute queste, da nuy con questo cavallaro, quale mandiamo lì per questa casone solamente, et presentase poi a nuy per ogni modo. Data Mediolani, die suprascripto.
Ser Facinus.
Cichus.