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149. Francesco Sforza a Gentile della Molara (1453 agosto 24 "in campo apud Gaydum").

Francesco Sforza risponde a Gentile della Molara che in merito ai 40 cavalli richiesti al Colleoni dal doge di Genova e da Pietro Cotta si è già convenuto sul da farsi. Quanto al pagamento del Colleoni, si è già risposto adeguatamente e altrettanto si farà a un suo nuovo inviato. La vertenza di quei di Castelnuovo è affidata al Colleoni, cui è stato dato di tutto "aviso et plenissima notitia". La sua (di Gentile) richiesta di danari l'ha spinto a richiedere ai Maestri delle entrate di fargli avere 20 o 25 ducati d'oro.

Gentili dela Molaria.
Here et hogi havemo recevuto doe toe lettere de dì xviii et xxii del presente per le quale restamo advisati de quanto ne scrive; al che, respondendo, et primo, ala parte delli cavalli xl, quali hanno mandati a rechiedere al magnifico Bartholomeo Coleone lo illustre signore meser lo duxe de Zenova et Petro Cotta, dicemo ch'el magnifico Bartholomeo dette aviso a nuy della dicta rechiesta, et così gli respondessemo a compimento; sichè circha ciò non accade dire altro. Ala parte de messo vole mandare da nuy el dicto Bartholomeo per intendere el suo spazamento, dicimo che d'esso spazamento gli ne havimo dato aviso et plenissima notizia, pur mandandolo, lo arediremo et gli farimo resposta al tuto. Ala parte della differentia de quelli da Castelnovo non dicemo altro, se non che ne lassamo la cura al prefato Bartholomeo, como a quello che è informato dela cosa et che se ritrova sul facto, che gli proveda como parerà a luy. Ala parte del tuo bisogno che te vogliamo provedere de qualchi dinari per il vivere tuo, dicimo che siamo certissimi el bisogno tuo sia grande; et così havemo ordinato ch'el te sia provisto al presente de xx o xxv ducati (a) d'oro, como haverai per le lettere nostre directive alli [ 40v] Maestri nostri del'entrate, le quale de novo havemo facto replicare, et te mandiamole alligate con questa. Nuy voluntera te haveressemo proveduto per altra via, ma invero non gli havemo el modo al presente; siamo perhò certi che li dicti Maestri te provederano presto delli dicti dinari, perché gli scrivemo in bona forma, la quale è soctoscripta de nostra propria mano. Data ut supra.
Leonardus.
Iohannes.

(a) ducati in interlinea su pezi depennato.