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15. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1453 agosto 3 "in castris nostris felicibus apud Gaydum".

Francesco Sforza informa il luogotenente di Lodi che un famiglio del suo cameriere, Giovanni Visconti, se n'è fuggito da lui asportandogli roba anche di valore. Detto famiglio abita a Lodi in contrada San Lorenzo, ov'egli ha sua moglie. Procuri di arrestarlo, non rilasciandolo fino alla completa restituzione di quanto ha sottratto a Giovanni che, a sua volta, lo ragguaglierà del furto subito.

Locumtenenti Laude.
Se è fugito tristamente uno fameglio a messer lohanne Vesconte, nostro camerero, et hali exportato la robba soa de asai bono pretio. Ha nome dicto fameglio Laurentio, habita lì a Lodi in la contrata de Sancto Laurentio, et hagli mogliere, quale se domanda deIi galeti. Volimo adunche che subito debiate circhare haverlo nele mane et farlo sustenire da non essere relaxato fina tanto ch'el non habia restituito quella robba, qual ha exportata, et dela quale serite informato per Iettere del dicto messer Iohanne. Et in questo usate tal diligentia che messer Iohanne sia satisfacto senza dillatione de tempo.
Data in castris nostris felicibus apud Gaydum, die iii augusti 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.