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1502. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1454 giugno 3 Milano.

Francesco Sforza ordina al referendario di Pavia di arrestare subito, prima che se ne parta, Niccolò di Bandinelli da Siena sopraggiunto in città, su richiesta degli eredi del quondam Ambrogio da Omate e Francesco da Pozzobonello, che sono suoi creditori di una notevole somma, che mai hanno potuto avere. Avvenuto l'arresto, lo avvisi in modo che i creditori possano farsi avanti ed esporre i loro diritti, giustificando la detenzione di Niccolò.

Referendario nostro Papie.
Ne hanno significato li nobili heredi de quondam Ambroxio de Homate et Francisco da Pozobonello che, essendo loro creditori de notabile quantità de dinari de Nicolò di Bandineli da Sena, may non hanno potuto conseguire il dovere suo, rechiedendone con molte instantie che, siando capitato lì il dicto Nicolò, debitore, in quella nostra cità et siandose per partire, de subito vogliamo provedere sia sostenuto, como dicono volere la ragione, siando luy forastero et suspecto de fuga. Per la qual cosa, parendone la sua peticione continere iustitia et honestà, volimo et ve commettemo che subito il faciati sustenire [ 402r] et ne advisati deinde dela detentione aciòche possano venire là li creditori con le loro ragione et dare a vedere a luy ch'el non gli fi facto cosa veruna contra ragione, ma con ragione et honestà. Data Mediolani, die iii iunii 1454.