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151. Francesco Sforza a Bonifacio, a Bataglerio e a Bernabò, marchesi Malaspina di Varzi (1453 agosto 24 "in campo apud Gaydum").

Francesco Sforza rinnova a Bonifacio, a Bataglerio e a Bernabò, marchesi Malaspina di Varzi, nonchè agli uomini e ai consoli tutti del marchesato varzese di recedere dal rifiuto che oppongono alla concessione dei denari della tassa da loro dovuta al condottiero Colella da Napoli. Comanda a Bonifacio e a Bataglerio di portarsi da lui.

Spectabilibus dilectis nostris Bonifatio, Bataglerio et Bernabovi, marchionibus Malaspinis Varcii, necnon prudentibus viris, consulibus, comitibus et hominibus toti eiusdem Varcii marchionatus.
El spectabile Colella de Neapoli, nostro conductero, se condole non essere may stato satisfacto da vuy deli denari dele soe taxe, secundo che ve sete convenuti con luy altre volte, et come per più altre nostre ve havemo scripto; dela qual cosa molto se maravigliamo, maxime [ 41r] essendoli stato promesso per vuy marchesi. Pertanto volimo et stringemo et carichemo che, veduta la presente, habbiati satisfacto el dicto Colella, o qualunque suo messo ch'el mandarà, integramente de tuto quello deve havere da vuy per casone de dicte taxe, e non manchate. E vuy, Bonifatio et Batagliero, perchè havemo ad conferire con vuy, recevuta la presente, venite da nuy. Data ut supra.
Cichus.