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1512. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1454 giugno 6 Milano.

Francesco Sforza, richiestone da frate Simone da Camerino, che s'é molto impegnato per la presente pace, caldeggia presso donna Luchina dal Verme la liberazione di Antonio da Varese, già cancelliere del conte Luigi, considerato che ha già scontati parecchi anni di prigione, non solo, ma darebbe pure a frate Simone e ad altri una prova di quanto, e ancor di più, lui, duca, può presso di lei. Liberato, ammonisca Antonio di portarsi dal duca.

[ 404v] Magnifice madona Luchine de Verme.
El venerabile frate Simone de Camerino, quale molto s'é operato per la conclusione della pace, n'ha pregato et facto grandissima instantia che vogliamo operare con vuy la liberatione de Antonio da Varese, cancellero fo dela bona memoria del conte Aluyso.
Per la qual cosa, desiderosi compiacerli, considerando etiamdio che già habia purgato in così longa presonia el peccato commisso, ve confortiamo ad usare clementia con luy et non volere la morte sua in prigione, pregandove el vogliati liberare per nostra contemplatione per dare ad vedrer al dicto frate Simone et anche ad altri, che possiamo de vuy questo et altro maiore cosa; et cum primum l'haveriti liberato, admonitelo ch'el venga da nuy perché volimo conferire con sì. Ulterius ve pregamo ne vogliati advisare dela receptione de questa et de quanto haveriti facto o intedite fare. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes.