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1526. Francesco Sforza a Manfredino Beccaria 1454 giugno 8 Milano.

Francesco Sforza rimprovera Manfredino Beccaria per aver costretto Andrea da Calabria, uomo d'arme ducale, a tirar fuori il suo cavallo dall'osteria alla Pieve e l'ha fatto cavalcare in qua e in là per cui si é molto scorticato. Il duca lo ammonisce perché non vuole che, contro la sua volontà, si tolgano i cavalli agli uomini d'arme ducali. Faccia curare quel cavallo in modo che quell'uomo sia contento.

Domino Manfredino de Becharia.
Andrea de Calabria, nostro homo d'arme, exibtore presente, ne ha exposto como gli havete facto torre uno suo cavallo dell'ostaria alla Pieve et tanto l'havete facto cavalchare là et qua che s'é scortechato; la qual cosa ad noy non pare niente ben facta che togliate i cavalli (a) alli nostri homini d'arme contra loro voluntà, et poi li sorticate. Siché per questo ve dicimo che teniti modo et via di mendare il dicto cavallo ad esso nostro homo d'arme et contentarlo per modo non habbia alchuna iusta rasone de querelarse de voy per questo. Mediolani viiii Iuniy 1454.
Fazinus.
Iohannes.

(a) i cavalli in interlinea.