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1533. Francesco Sforza a Gentile della Molara 1454 giugno 11 Milano.

Francesco Sforza comanda a Gentile della Molara di trasferirsi ad Alessandria, ove saranno sistemati, quelli di Sagramoro da Parma, di Zanetto Visconti, Daniele Tonesco e Petromato, con i fanti di Achille Corso, Cristoforo da Cremona, Giacomo d'Arquate, Astorello Corso, Bartolomeo da Cremona e Bartolomeo da Messina. Ne ha dato notizia a Giorgio de Annono, luogotenente ducale ad Alessandria, con il quale lui deve intendersi. Deve aver cura che nel trasferimento la gente d'arme non faccia danni ai sudditi e altrettanto non avvenga quando saranno sul posto.

Gentili dela Molara.
Per breve resposta de quanto n'hay scripto circa'l facto de quelle nostre gente d'arme, dicemo che vogli, havuto questa, levarti con quelli de Segramoro da Parma, de Zaneto Vesconte et Daniello Tonesco (a) et Petromato, et con quelli fanti de Achile Corso, Christoforo da Cremona, lacomo d'Arquate, Astorello Corso, Bartholomeo da Bologna et Bartholomeo da Messina et andare in Alexandrina perché havemo deputato ali predicti la stantia loro là oltra, et così sopra ciò havemo scripto et ordinato ad Zorzo de Annono, nostro locuntenenti de Alexandria, con lo quale volimo che tu te intendi; et provedi tanto in lo andare, quanto esse gente et fanti seranno stantiati et allogiati, che niuno fatia uno minimo damno et rencrescimento ali homini nostri. Et sopra ciò per nostra parte admoneray ogniuno, certificandoli che se farà el contrario, gli daremo ad intendere che l'habia facto male. Data Mediolani, xi iunii 1454.
Persanctes.
Cichus.

(a) Todesco scritto su Vesconte.