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1539. Francesco Sforza a Marco Corio (1454 giugno 12 Milano).

Francesco Sforza risponde a Marco Corio di avere già ordinato dove devono trasferirsi quelli di Sagramoro da Parma. Per il resto delle sue lettere non aggiunge altro se nonché gli é grato per gli avvisi che gli fa avere.

Marco Coyro.
Havemo recevuto le toe letttere, l'una de octo et l'altra de dece del presente, et quelle intese, te respondemo che havemo ordinato et dato il modo che quelli de Segramoro da Parma se debiano levare et andare dove gli havemo deputato vadano; siché crediamo, ala havuta de questa, se seranno levati et andati ala loro via, como é ordinato. Al'altre parte, quale havemo inteso, non occorre al presente fare altramente resposta, se non che hay facto bene advisarne lì; li avisi ne fay, ne piace, de che te laudiamo et commandiamo. Data ut supra.
Ser Facinus.
Cichus.