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1541. Francesco Sforza al podestà di Pavia 1454 giugno 13 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di assolvere il milanese Niccolò Odono da Landriano condannato per porto d'arme, e vuole che non rimanga alcuna traccia scritta di tale reato in modo che mai ne abbia noie.

Potestaii Papie.
Nicolò Odono da Landriano, nostro citadino Milanese, n'ha significalo che l'é stato condemnato per lo offitio vostro de portatione de arme; et che siando luy in corso in tale delicto piutosto per non sapere più et per ignorantia che per malitia, gli vogliamo perdonare et remettere tale errore. Et pertanto, volendo nuy usare benignità et clementia con luy, siamo contenti, et per le presente ve commettiamo che per questa el debiati absolvere et perdonare el delicto, revocando, annullando et cancellando ogni bando, condempnatione, processo et sententia che fossero facte et da fir facte contra luy per dicta ragione, ita che né mò, né may luy, né veruno per luy, nona possa, né debba essere molestato, né inquietato per tale ragioone. Data Mediolani, xiii iunii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.