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1546. Francesco Sforza al podestà, al capitano della cittadella di Piacenza e a Teseo da Spoleto 1454 giugno 14 Milano.

Francesco Sforza vuole che il podestà, il capitano della cittadella di Piacenza e Teseo da Spoleto rimuovano dal convento cittadino dei frati di San Francesco i soldati ivi alloggiati in modo che non diano più fastidio nell'impedire l'installazione dell'organo, Cerchino ai soldati un altro posto che li soddisfi.

Potestati et capitaneo citadelle Placentie, necnon Theseo de Spoleto.
Per la supplicatione quale ve mandiamo in questa inclusa intenderiti quanto se agravano et dogliono li frati del'Ordine de Sancto Francesco de quella nostra cità per respecto de alcuni soldati quali allozano nel suo convento, li quali gli sonno ad grande impedimento, adeo che non ponno far fare uno organo, como haveano ordinato. Et perché a nuy pare assay indegna cosa tenere occupato dicto convento de dicti soldati et impazare ch'el dicto organo non possa fir facto, il quale é ornamento dela chiesa et acrescimento di donatione ali divini offitii, volimo che debiati removere dicti soldati fora del dicto convento, ali quali provederite de alozamento altrove, ita che dicti soldati non habiano ad poderse lamentare. Data Mediolani, xiiii iunii 1454.
Bonifacius.
Cichus.