Registro n. 16 precedente | 1555 di 1825 | successivo

1555. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Borgonovo (1454 giugno 14 Milano).

Francesco Sforza scrive al podestà, comune e uomini di Borgonovo di non tollerare che non si curino di eseguire quello che ha loro imposto Teseo da Spoleto, suo cancelliere, circa la sistemazione dei cavalli. Comanda pure a loro di provvedere al pagamento delle tasse che ancora devono, perché, altrimenti, li farà riscuotere a loro spese. Nelle stesso giorno furono fatte lettere credenziali a Marco Corio per il podestà e uomini di Ripalta, per il podestà e uomini di Vailate, podestà e uomini di Treviglio, commissario di Geradadda, podestà, comune e uomini di Caravaggio, podestà e uomini di Fontanella, podestà e uomini di Antignago.

Potestati, comuni et hominibus Burginovi.
Non possiamo se non maravigliarsi et dolerse pur assai de vuy perché, essendove ordinato et comandato per Theseo, nostro cancellero, alcuna cosa circha lo allozare quelli nostri cavalli, [ 416r] vuy presumati desobedirlo et farve beffe di suoi commandanenti; ve avisamo che per una cosa non poteresti fare la più molesta et quella che più ne potesse despiacere. Et perché nostra intentione non é de sofrire tale renitentia, ve dicemo così che subito debiati exequire quanto per luy ve é stato ordinato; altramente, sentendone più querella, nuy ce provederemo in modo che a vuy non serà grato. Simelmente ve dicemo che debiati subito provedere al pagamento delli dinari dele taxe che vuy restati ad dare senza dimora, altrimenti nuy circaremo de fairli rescodere ale spese vostre. Data ut supra.
Bonifacius.
Cichus.
Die suprascripto.
Facte fuerunt littere credentiales in personam Marchi Coyri, potestati et hominibus Rippalte, potestati et hominibus Vaylate, potestati et hominibus Trivilii, commissario Glareabdue, potestati, comuni et hominibus Caravagii, potestati et hominibus Fontanelle et potestati et hominibus Antignagi.