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1559. Francesco Sforza a magistro Pietro da Como, ingegnere ducale (1454 giugno 15 Milano).

Francesco Sforza scrive a magistro Pietro da Como, ingegnere ducale, d'aver inteso dal suo cameriere Giovanni Pietro da Lodi della sua disposizione di avere la strada un po' elevata nel mezzo. Si dice d'accordo che ordini di lasciare la strada concava nel mezzo in modo che l'acqua scorra sotto la "chiavega".

Magistro Petro de Cumo, ingeniario nostro.
Havemo inteso quanto n'ha referito da toa parte Zohanopetro da Lode, nostro camerero, circa quello te mandassemo a dire per luy de far che la strata che tu aconzi fusse nel mezo uno pocho relevata. Et pertanto nuy semo contenti che tu segui secundo hay ordinato de fare, cioè lassare la strata concava nel mezo, aciòche tuta a uno tracto possa corere l'aqua socto la chiavega. Data ut supra.
Leonardus.
Iohannes.