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1574. Francesco Sforza all'ufficiale, al comune e agli uomini di Borgonovo 1454 giugno 18 Milano.

Francesco Sforza rinfaccia all'ufficiale, al comune e agli uomini di Borgonovo l'accanita resistenza opposta all'ordine del suo cancelliere Teseo di accettare i cavalli che gli aveva mandato. Il duca ribadisce l'ordine e comanda che, dopo la sistemazione dei cavalli, mandino da lui due dei loro uomini.

[ 420v] Officiali, comuni et hominibus Burginovi.
Per un'altra vostra ve scripsemo dolendose et admirandose molto dela inobedientia usata verso li comandamenti a vuy facti per Theseo, nostro cancellero, circha lo acceptare li cavalli, quali luy ve haveva mandati, comandandove che con ogni presteza dovesti exequire quanto per vuy ve fosse ordinato et comandato; et per quanto havemo inteso, pare che habiati usato più renitentia et inobedientia che may, quale a nuy é molestissima quanto più dire se possa; et de quella ne prendemo più despiacere che de cosa hormay ne podesse accadere, et quella deliberamo omnino non comportavila.
Per la qual cosa, imprimis, per questa nostra, avvisandove de questa nostra deliberatione, ve dicemo et comandiamo che debiati allozare dicti cavalli che dicto Theseo ve ha ordinato, et exequire promptamente et senza exceptione ogne suo comandamento, certificandove che se vuy mancariti in cosa alcuna nuy ve ne faremo pentire; et questo ve basta. Et perché crediati che questo sia de nostra mente, havemo voluto sottoscrivere la presente de nostra propria mano. Apresso volimo che da poy haveriti allozati dicti cavalli, mandiati subito duy homini da nuy per intendere quanto nuy gli diremo. Data Mediolani, xviii Iunii 1454.
Franciscus Sforza manu propria.
Cichus.