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16. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano (1453 agosto 3 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza precisa a Corrado da Fogliano che le due squadre di genti d'arme, che gli ordinò di mandargli da Melzo, le vuole senza carriaggi, ma con quante più genti "da pedi et da cavallo" sia possibile e che facciano sosta a Pizzighettone.

Magnifico Conrado de Foliano.
Non obstante quello te scripsemo heri che ne devessi mandare quelle doe squadre de zente d'arme che sonno a Melzo con tuti li loro cariazi, adesso te comandiamo che omnino ne debii mandare dicte doe squadre cum quante più zente et da pede te sarrà possibile, lassando tuti li carriazi a Melzo, con ordine et commissione che se demoreno a Pizguitone et faciano quello che te scripsemo heri, facendoli menare seco tute le persone da pedi et da cavallo, ita che non gli ne remangha alcuna. Data ut supra.
Duplicata die suprascripta.
Irius.
Cichus.