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1625. Francesco Sforza allo squadrero ducale Giovanni dei conti Albonesi (1454 giugno 27) Milano.

Francesco Sforza dice allo squadrero ducale Giovanni dei conti Albonesi di aver saputo da quel che ha scritto al suo segretario Cicco del colloquio avuto con gli uomini di Castelnoveto. Vuole che risponda loro che, prima di sei o sette giorni, ci saranno da quelle parti più di 12.000 unità tra uomini a piedi e a cavallo. Badi alla loro reazione e lo informi di ciò.

Iohanni ex comittibus Albonexii, squadrerio nostro.
Havemo per quanto haveti scritto a Cicho, nostro secretario, inteso el parlamento havuto con li homini de Castelnoveto, del che ve comendiamo et siamo contenti che gli faciati questa resposta, cioé, inanti che siano sei o setti giorni, sarano infallanter in quelle parte delli nostri, più che dodece milia persone da pede et da cavallo; siché gli seranno molti più che vuy non scriveti. Et con queste parole vederiti et tentarite qual animo sia el loro, et intendendo de fare qualche (a) cosa, non procedeti più ultra, ma avisatine subito de quanto ve diranno et intenderano de fare. Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue cos non depennato.