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1673. Francesco Sforza al conte Antonio Bevilacqua 1454 luglio 3 Milano.

Francesco Sforza scrive al conte Antonio Bevilacqua che sarebbe ben felice che egli ottenesse l'assoluzione e la liberazione dal bando e dalla taglia, che Venezia gli ha inflitto e si dice disposto a prestargli in tutto ciò ogni aiuto.

[ 445v] Comiti Antonio de Bivilaquis.
Havemo inteso quanto n'haveti facto dire de volere procurare la absolutione et de farve cavare dal bando et taglia havuti dala illustre signoria de Venetia; et hoc cum nostra licentia et bon piacere per li respecti a nuy allegati per parte vostra. Al che respondendo, dicemo che, non solamente siamo contenti de questo, ma ve confortiamo a tentarlo e farlo per ogne modo et via possibile, per cavarve da ogne sinistro, periculo ve potesse occorere, che a nuy saria molestissimo; et parendove che a questo ve possiamo ben essere in cosa alcuna, avisatene perché lo faremo voluntera et de bona voglia. Mediolani, iii iulii 1454.
Ser Iacobus.
Iohannes.