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1680. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1454 luglio 4 Milano).

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi che vuole sapere chiaramente come sono successe le cose per cui il suo galuppo Boniforte é in prigione. Se Boniforte desse garanzia di attenersi alla sentenza, lo può liberare, ma gli lascia l'opzione di rilasciarlo dopo che avrà resi noti i fatti al duca oppure di attendere la risposta ducale.

[ 447r] Locumtenenti Laude.
Havemo inteso como haviti sostenuto Boniforte, nostro galuppo, per certo excesso per luy commisso; et benché luy vi habia avisato della cosa como l'é passata, tamen volimo che subito, havuta questa, vuy ne avisati della verità, come la sta giaramente, perché l'ha volimo intendere da vuy. Dicemo bene che, volendo dare securtà de stare a rasone, s'el ve parerà, el relaxati, et se ve parerà retenerlo finché ne havereti avisato, fate como ve pare, et etiam finché havereti resposta da nuy et perché volimo pur che li nostri che fallano, siano puniti. Mediolani, ut supra.
Marcus.
Cichus.