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1699. Francesco Sforza a Lorenzo de Corneto 1454 luglio 5 Milano.

Francesco Sforza dà atto a Lorenzo de Corneto di aver appreso dalla sua lettera notizie circa la confusione trovata in quella terra e in particolare nei resoconti di Cristoforo Rodolfo, detto Paltrafio, che, a giudizio di Lorenzo, meriterebbe d'essere condannato. Gli ordina di indagare tutto attentamente e di procedere alla condanna e a quano ritiene ragionevole e conveniente.

Ser Laurentio de Corneto.
Havemo recevuto la toa lettera et inteso quanto tu n'hay scripto delle molte confusione hay trovato in quella nostra terra, et maxime in le rasone de Christoforo Rodolfo, dicto Paltrafio, quale, per havere commesso fraude et inganno, pare a ti ch'el merita essere condemnato; al che, rispondendo, te dicemo ch'el ne piace che investigi et trovi subtilmente queste (a) tali et simili errori commessi; quali errori a nuy in vero sono molestissimi. Et così te caricamo prosegui con diligentia, ma cum più sollicitudine et presteza che non hay facto in fin mò, et deinde procederay ale condemnatione, et a tuto quello te parerà raxonevole et conveniente, et in modo che nyuno non habia ad poterse iustamente lamentare. Mediolani, v iulii 1454.
Bonifacius.
Cichus.

(a) Segue cose depennato.