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170. Francesco Sforza al podestà di Pavia (1453 agosto 28 "in castris nostris apud Gaydum").

Francesco Sforza ordina al podestà di Pavia di riconsegnare a Tommaso, o a un suo inviato, un suo barbiere che se n'è fuggito da lui ed è riparato lì.

Potestati Papie.
AlIi dì passati s'è fugite dal spectabile meser Thomaso da Riete uno suo barbero che se domanda Bartholomeo de quella nostra cità, qual è capitato lì. Pertanto [ 47r] volemo che lo astringate, sia lo consignate in Ie mano d'esso meser Thomaso, o ad qualuncha suo messo, ulla absque exceptione. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.