Registro n. 16 precedente | 1705 di 1825 | successivo

1705. Francesco Sforza ad Angelo de Caposilvis (1454 luglio 6) Milano.

Francesco Sforza dice ad Angelo de Caposilvis di aver inteso a quale condizione gli uomini di Sant'Angelo gli hanno dato cento sacchi di frumento. Accetta questa volta che così avvenga, ma badi bene a non ripetersi, perché non vuole che siano gli uomini a decidere come deve avvenire la riscossione. Con altra lettera gli ha fatto sapere perché deve starsene lì.

Angelo de Caposilvis.
Havemo recevuto le toe lettere et inteso quanto tu ne scrivi della promessa, quale t'hanno facta de cento sachi de fromento l'homini de Sant'Angelo, pregandone che rechiedendove lor gratia del dicto fromento, non gli la vogliamo fare per non torlo a te; dicemo che per questa fiata siamo contenti che te attendano la promessa et de questo non gli faremo gratia né remissione alcuna, ma non volemo che da mò inante per modo alcuno facii simili contracti, né pacti, né conventione cum alcune del'altre terre, e facendole non te le lassaremo attendere né observare, perché non volimo che l'homini possano dire che siano rescossi a questo modo, siché guardatene per l'avenire. Ala parte de levarve da lì, a nuy non pare né volimo, per li respecti che scrivemo a ti et Iohanne Giapano per le alligate. Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.