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1709. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Vigevano 1454 luglio 7 Milano.

Francesco Sforza scrive a consoli, comune e uomini di Vigevano di aver inteso quanto il loro ambasciatore gli ha riferito circa il fatto del panno del famiglio ducale Angelo de Caposilvis, ma li assicura che di detto panno non ha mai avuto notizia alcuna né da quella comunità, né lui se n'é mai lamentato con Angelo o altri, ma assicura che, quando Angelo o altri "fusse trabutato" per cosa alcuna ne avrebbe dispiacere.

Consulibus, comuni et hominibus terre nostre Viglevani.
Havemo inteso quanto n'haveti scripto et n'ha referito Antonio Cepolato, vostro ambassatore, per parte vostra circa'l facto del panno de Angelo da Caposilvi, nostro fameglio, et cetera. Respondendo ve dicemo che ad nuy may, per parte de quella nostra comunità, é stato referito cosa alcuna che dicto Angelo habia havuto panno alcuno, né nuy n'habiamo facta lamenta alcuna con luy né con veruno altro, ma bene ve certificamo, quando dicto Angelo né veruno altro delli nostri fusse trabutato per cosa alcuna ne rencresceria, siché vuy posseti fare della roba vostra come ve pare. Data Mediolani, die vii iulii 1454.
Iohannes Antonius.
Iohannes.