Registro n. 16 precedente | 171 di 1825 | successivo

171. Francesco Sforza ai consoli, al comune e agli uomini di Sale (1453 agosto 28 "in castrum apud Gaydum").

Francesco Sforza, in risposta a quanto gli hanno scritto e fatto anche sapere tramite il nunzio e oratore ducale Pietro da Erba, comunica ai consoli, al comune e agli uomini di Salle di essere dispiaciuto per tanto loro carico, ma fa loro presente che altrettante gravezze sopportano gli altri sudditi. Li esorta, comunque, a sperare in un migliore avvenire di prosperità e pace. Non capendo bene quanto essi gli scrivono in merito alla tassa del sale da pagarsi nel mese in corso, li avverte che scriverà al Consiglio segreto in merito al loro aumento e, comunque, vi mandino un loro uomo. Circa la esenzione degli eredi di Urbano de Santolox, li assicura che da parte sua non v'è nessuna intenzione di concedere esenzioni di sorta ad alcuno.

Consulibus, comuni et homi(ni)bus terre nostre Sallarum.
Inteso quanto ne scrivite e quanto ne ha facto dire Petro da Herba, nostro nuntio et oratore, ve respondemo, quanto ala parte delle graveze, quale recordate havere supportate questo presente anno, che a noy dole et rincresce de ogni vostre graveze, recordandove che Ii altri nostri fideli subditi hanno facto el simile per Ie conditione di tempi, né se è potuto fare altramente, co(n)fortandove a stare de bona voglia, perchè Ie cose nostre passeno così fatamente e con tale prosperità che per l'avenire ve restaurarimo d'ogni danno e faremove gode(re) in pace. Quantum vero ala parte dela tassa del sale da essere pagata questo mese presente, ve dicemo che non intendemo bene questa facenda, siando nuy qua occupato in altro, ma scrivemo al nostro Conseglio secreto che intenda la cagione del vostro agravemente e Ii provedano como se convenne; sichè mandariti a loro. Ala parte de non fare exempti Ii heredi de quondam Urbano de Sanctolox, nè altri, perchè seria contra Ii capituli per nuy a vuy concessi, ve dicemo che I'è molto bene ragione et anche ne pare convenevole che qualunque supporta la rata sua delli carichi. Et cosi ve promettimo che per quello specta a nuy non faremo exempto alcuno. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.