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1715. Francesco Sforza a Sagramoro da Parma 1454 luglio 8 Milano.

Francesco Sforza ammonisce Sagramoro da Parma di non dare, né permettere che si dia alcuna molestia agli uomini di Voghera, nonostante la licenza da lui concessa di offendere gli uomini di donna Luchina. In simile forma si é scritto a Colella da Napoli.

[ 455v] Segramoro de Parma.
Non obstante la licentia quale vuy haveti da nuy da possere offendere li homini della magnifica madona Luchina per li denari che doveti havere delle vostre taxe, dicemo et volimo che vuy per alcuno nostro non offendati né dati impazo né molestia alcuna ali homini de Voghera et cose loro, perché loro hanno satisfacto; et così fati che altri non gli diano rencrescimento. Mediolani, viii iulii 1454.
Persanctes.
Iohannes.
In simili forma scriptum fuit Colelle de Neapoli.