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1719. Francesco Sforza al podestà e al luogotenente di Lodi 1454 luglio 8 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà e al luogotenente di Lodi che, per il mantenimento della nettezza delle stade sistemate, provvedano che chiunque ha acque nella propria casa che scolano nelle strade, deve subito chiudere tutti i condotti che fanno fluire l'acqua nelle strade, provvedendo che l'acqua usata in casa finisca in fosse o cave, purché non scorra per le strade. Del pari vuole che tutte le chiaviche che sono in città, siano tenute pulite dalle persone alle quali spetta per consuetudine.

Potestati et locumtenenti Laude.
Acioché le strate de quella cité, quale havemo ordinato siano aconze, se possano mantenere et stare nette, volimo et ve commandiamo che debiati provedere che tuti quelli citadini, overo altre persone che hanno le case che portano aqua et che se scolano nelle dicte strate, cossì in quelle che al presente se retrovano aconze, como ancora in quelle che tutavia se vegneranno conzando, subito debiano sarrare et chiudere tutti li conducti che portano [ 456v] l'aqua nelle dicte strate, provedendo che tute l'aque se consumano nelle case per via de fosse o cave, o per qualunque megliore via, se saperano adaptare, purché non se sparza per le dicte strate. Et in questo porreti ogne vostro pensiero et intellecto, acioché questa nostra voluntà, quale cede in bene, politeza et ornamento de tuta la dicta cità, sia omnino exequita. Similiter volimo che tute quelle chiaveghe comune, che vanno per la cità, subito siano aconze et anetate per quelle persone a chi debitamente specta secundo le consuetudine. Data Mediolani, viii iulii 1454.
Nicolaus.
Iohannes.