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1734. Francesco Sforza a Francesco Capra (1454 luglio 8) Milano.

Francesco Sforza comunica a Francesco Capra che quelli di donna Luchina, che sono da lui, si sono accordati con i condottieri ducali, cui era stata fatta l'assegnazione dei denari che doveva pagare donna Luchina. Vuole, perciò, che, ricevuta la presente missiva, faccia in modo che le genti sforzesche che sono là, non diano molestia né facciano danni agli uomini e ai luoghi di detta donna e li metta subito in cammino secondo l'ordine dato loro dal duca. In simile forma si é scritto a Tiberto Brandolini.

Francesco Capra.
Perché quisti sonno qua per la magnifica madona Luchina acordano questi nostri conducteri, ali quali erano facte assignatione deli denari dovia pagare la sua magnificentia, volimo, subito recevuta questa, che tegni modo che per quelle nostre gente sonno là non sia dato impatio, damno né molestia alcuna al'homini, terra et luoghi dela prefata magnifica madona; et così li faray levare subito et andare al suo camino, facendo l'ordine ha da nuy. Et non gli perdere tempo alcuno senza mancare in niente. Mediolani, ut supra.
Ser Facinus.
In simili forma scriptum fuit magnifico domino Thiberto.