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1736. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano e a Roberto [Sanseverino] 1454 luglio 10 Milano.

Francesco Sforza scrive a Corrado da Fogliano e a Roberto, suo nipote, di non volere che domani e doman l'altro facciano guerra o novità alle terre che furono occupate e neppur vuole che spostino le loro genti di lì, ma comanda che, nel frattempo, le bombarde siano poste nel luogo designato, mentre loro, nei giorni successivi, eseguiranno l'ordine avuto. Ha parimenti scritto ad Angelo di non spostarsi da dove si trova con i suoi uomini fin a quando Corrado e Roberto non siano là, e chiede che lo si avvisi di ogni loro progresso.

Magnificis domino Conrado de Foliano et Roberto, nepoti nostro.
Per certo degno respecto non intendemo né volimo che per domane e l'altro faciati guerra alcuna, né noxia, novità ale terre quale ne fino occupati, né volimo lassiati movere le vostre gente de lì come sonno; ma bene volimo che in questo mezo solicitati quanto più presto sia possibile bombarde et li apparechiamenti che siano al luogo deputato, et voy, l'altri dì subsequenti, andiati ad exequire l'ordine dato, non scrivendone nuy altro in contrario. Et così havemo scripto ad Angelo che non se mova con le genti fin a tanto non siati là; avisatene de passo in passo delli vostri progressi. Mediolani, x iulii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.