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1749. Francesco Sforza al podestà di Piacenza (1454 luglio 12 Milano).

Francesco Sforza fa sapere al podestà di Piacenza di avergli ordinato di rendere giustizia ai bari che deteneva facendo restituire all'imbrogliato quanto gli era stato frodato e non vuole che questi, per colpa del podestà, spenda tempo e denaro all'osteria nell'attesa che i delinquenti siano suppliziati. Proceda contro i bari come diritto vuole e faccia avere al defraudato quel che ha speso e quello di cui é stato ingannato.

Potestati Placentie.
Havendove scripto ad questi dì passati che vuy facessevo quanto raxone portava ad certi barri, quali havevate nele man destenuti, facendo inmediate restituire li soy denari ad quel tale l'havevano barrato, havemo de presente inteso che socto sicurtà havete liberato dicti barri et fate perdere tempo lì sopra l'hostaria ad rehavere li soy denari quello bono homo é stato barrato, del che molto ne siamo meravigliati, maxime intendendo che per tale delicto degono portare il supplicio de essere frustati et mituati.
Pertanto volemo che, recevuta questa, procediate contra loro secondo rasone vole, facendo restituire li soy denari al predicto povero homo tanto quelli ha despisi per questa faccenda, quanto quelli li forono barrati senza alcuna dimenutione. Et non manchi per quanto havete cara la gratia nostra; et fate che de ciò non ne sentiamo più querela. Data ut supra.