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1750. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi 1454 luglio 13 Milano.

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi che é stato da lui il suo galuppo Boniforte dicendosi disposto di stare a quel che giustizia esige. Vuole, perciò, che senta le parti, e renda giustizia a Boniforte in conformità di quel che giustizia vuole.

Locumtenenti Laude.
É stato a nuy Boniforte, nostro galuppo, el quale, scusandose dela imputatione a luy data, dice volere stare a ragione e purgare la innocentia soa; per la qual cosa parendone che'l se mova bene et con bona iustificatione, volimo et ve commettemo che debiati oldire et intendere le parte et fare ragione, puniendo et absolvendo el dicto Boniforte, segondo il debito della ragione senza veruno respecto. Mediolani, xiii iulii 1454.
Ser Iacobus.
Cichus.