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1756. Francesco Sforza a Corrado da Fogliano e a Roberto Sanseverino 1454 luglio 15 Milano.

Francesco Sforza avverte il fratello Corrado e il nipote Roberto di ammonire le loro genti d'arme di non fare né scorrerie né prigionieri nel Vercellese e in altro paese del duca di Savoia. Sarebbe contento che riprendessero con la forza delle terre sforzesche in mano di quel duca.

[ 467r] (a) Magnificis Conrado fratri, et Ruberto de Sancto Severino.
Ad ciò siati informati della mente et voluntà nostra circa lo offendere li subditi et homini del duca de Savoya, nostra intentione é, et così ve dicemo debiati providere et ordinare che per quelle nostre gente non siano facte correrie né facti presoni in Vercellese né in l'altro paese del duca de Savoya; et ad questo poneti ogne diligentia per modo sia exequito con effecto. Siamo ben contenti che, possendo vuy havere per forza qualcuna de quelle terre nostre tene il prefato duca, vuy la togliati; ma in l'altro paese del prefato duca non volimo se fazano correrie né presoni como havemo dicto de sopra. Mediolani, xv iulii 1454.
Zanetus.
Iohannes.

(a) Precede l'intestazione Magnifico domino Thiberto. Per una vostra ulti... depennato.