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1759. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza 1454 luglio 15 Milano.

Francesco Sforza spera che il luogotenente di Piacenza abbia preso visione di quello che gli ha scritto circa la restituzione dei beni di maestro Antonio da Burgo, già dati al suo uomo d'arme Niccolò da Tolentino. Vuole che i frutti fin qui raccolti da detto Niccolò, gli rimangano e del pari vuole che ricuperi le spese da lui fatte per l'erbe che si raccolgono ora. Tutto il resto andrà ad Antonio, purché rimpatri come ha promesso.

Locumtenenti Placentie.
Ala recevuta de questa haveray veduto quanto habiamo scripto per l'altra circa'l facto della restitutione di beni de maestro Antonio da Burgo, quali altra volta donassemo ad Nicolò da Tollentino, nostro homo d'arme; et che li fructi esso Nicolò se retrovava havere recolti fine al presente, volevamo che fosseno suoy. Mò perché dicto Nicolò dice che'l se retrova havere facto spesa in l'herbe che se hanno ad recogliere de presente, ne pare iusta cosa, et così volimo siano suoi et lo resto [ 468r] sia del dicto maestro Antonio, dummodo che'l vegna ad repatriare como ha promesso; et così gli faray intendere quando lo faray ponere ala possessione d'essi beni. Mediolani, xv Iulii 1454.
Persanctes.
Iohannes.