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176. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni (1453 agosto 29 "apud Gaydum").

Francesco Sforza sollecita il Colleoni a mandargli un suo messo che gli dica quello che vuole "se faza della donna et figliola "sua, avendo convenuto con Venezia lo scambio di prigionieri, e lui non attende altro che di sapere quel che lui vuole per potere poi far rilasciare Giovanni Conte e gli altri.

[ 48r] Magnifico Bartholomeo Coleono.
Per doe nostre lettere ve havemo scripto che volessevo mandare qua uno da nuy informato delIa mente vostra de quello voleti se faza delIa donna et figliola vostra, perché s'è facto conventione tra la signoria de Venesia et nuy de lassare Ii presoni dal'uno canto et dal'altro; et perché non aspectamo altro, per fare relaxare Iohanne Conte et Ii altri, che dicto vostro messo predicto, perchè non deliberamo de relaxarne veruno finché dicta dona vostra et figliola sia in libertà, ve confortiamo a mandare presto dicto messo acioché non para che per nuy resti de observare dicta conventione.
Data ut supra.
Marcus.
Iohannes.