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1800. Francesco Sforza alla comunità e agli uomini di Voghera 1454 luglio 22 Milano.

Francesco Sforza ricorda alla comunità e agli uomini di Voghera che egli chiese, ad istanza di quella stessa comunità, al suo condottiero Colella da Napoli di liberare tre uomini di lì per il debito di 1000 lire della comunità, somma che donna Luchina aveva assegnata a Colella. Si dà ora che, non essendosi né i tre rilasciati portati dal duca, come da lui promesso per la loro liberazione, né soddisfatto il Colella della predetta somma, al duca incomba il dovere di insistere perché si accontenti il suo condottiero, ché, altrimenti, non se ne starà senza reagire.

Comunitati et hominibus Viquerie.
Questi dì, havendo facto sostenire ch'el spectabile Colella da Napoli, nostro conductero, tri delli homini de quella terra per debito de libre mille imperiali che ha quella comunità, assignate al dicto Colella per la magnifica madona Luchina, nuy scripsemo al prefato Colella che li relaxasse ad instantia de quella comunità, dicendo vuy che questi tali venevano ad nuy per questa casone, et così luy li fece [ 482r] relaxare credendo che gli dovesti satisfare di suoi dinari, il che non haveti facto fin ad qui, né coloro sonno venuti ad nuy, né habiamo inteso alcuna cosa che provediati de satisfare al dicto Colella; donde luy se dole et grava ultramodo perché ne porta desagio et desconzo di suoi dinari. Pertanto, maravigliandone de questa vostra negligentia et contumatia et pertinatia, ve caricamo et comandiamo strictimamente che debiati provedere con effecto et de presente ad satisfare al dicto Colella, né crediati perché costoro siano relaxati, d'esser assolti, avisandove ch'el dicto Colella ve farà il simile, et anche pegio, se non gli satisfarite, et così luy dice havere in commissione et licentia de fare dala prefata madona Luchina. Mediolani, xxii iulii 1454.
Christoforus.
Iohannes.