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1801. Francesco Sforza a Luchina dal Verme (1454 luglio 22 Milano).

Francesco Sforza, siccome il suo spenditore Antonio degli Oliari di San Giovanni non può portarsi lì per curare gli affari suoi, essendo occupato nei servizi ducali, chiede alla contessa donna Luchina dal Verme che, a sua richiesta o di un suo messo, gli renda con rito sommario giustizia di ogni suo debitore.

Domine Luchine de Verme, comitisse, et cetera.
Non possendo Antonio delli Oliarii de quella terra de Sanzohanne, nostro expenditore venire là per componere et curare le facende sue, siando occupato nelli servicii nostri como é, et perché non voressemo ancora per il suo stare qua ali nostri servicii ch'el patisse detrimento ale sue cose, ve confortiamo et pregamo ch'el vogliate havere recomanaato luy, li suoi et le cose sue, preganove insuper che, ad instantia sua et de qualunque suo messo, gli faciate far ragione contra qualunque suo vero debitore summarie et senza strepito de (a) piano et de ogne honesto et ragionevole favore gli serà facto per la consecutione delle sue ragione, caveremo piacere. Data Mediolani, ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes.

(a) Segue pede depennato.