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1806. Francesco Sforza a Bartolomeo da Cremona 1454 luglio 23 Milano.

Francesco Sforza risponde a Bartolomeo da Cremona che gli ha comunicato di aver fatto caricare le bombarde sulle navi: su di esse il duca gli ordina di porre pure, con tutte le sue munizioni e attrezzature, la bombarda ferlina che Bartolomeo ha mandato sui carri del paese dietro al campo ducale. Lo ammonisce di non lasciare quel posto fino a che non gli scriverà altro. Gli comanda di dare licenza ai carri e ai buoi del Pavese che sono forestieri, perché, non occorrendo più, se ne stiano a casa.

Bartholomeo de Cremona.
Respondendo brevemente ala toa lettera delle bombarde hay facte carigare suso le nave, et così della bombarda ferlina hay mandata suso li carri del paese dereto al campo nostro, dicemo che tu vogli fare condure et menare la dicta bombarda ferlina con tuti li suoi fornimenti, polvere et prede et ogne altra monitione dove sonno le altre nostre doe (a) bombarde et farayla carigare suso la nave, como sonno le altre. Con tute le dicte monitione et fornimenti suoy, et con tute [ 483v] le dicte bombarde et monitione et carri et bovi nostri non te partiray de lì perfin che nuy non te scriveremo altro in contrario, avisandote che presto te avisaremo de quello haveray a fare. Vogliamo ancora tu debii dare licentia ad tuti li carri et bovi del Pavese, et che siano forestieri, che vadano ad casa sua ad fare li facti loro, perché non li volemo dare questo carico et graveza al presente, non bisognando. Mediolani, xxiii iulii 1454.
Iohannes.
Zaninus.

(a) doe in interlinea.