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1815. Francesco Sforza a Tiberto Brandolini (1454 luglio 26 Milano).

Francesco Sforza conferma a Tiberto Brandolini di aver inteso quello che gli ha detto Antonio da Lignana, mandato dal Consiglio del duca di Savoia. Gli é piaciuto ciò che ha risposto ad Antonio. Gli raccomanda poi di insistere con i soldati perché non facciano danno ai sudditi sforzeschi e neppure, al dil là del saccomanno, anche a quelli del Savoiardo

Domino Thiberto Brandolino.
Havemo recevuto vostra lettera et inteso quanto scriveti de quello Antonio de Lignana qual é venuto da vuy mandato dal Conseglio del duca de Savoya; et de tuto quello ve ha dicto da parte d'esso Conseglio del tuto remanemo advisati ad compimento. Et circa ciò non accace dire altro, se non che la resposta haveti facta al dicto Antonio a nuy é molto piaciuta; vederemo se gli é altro che ne debia restituire el prefato duca, et del tuto ve advisaremo. Ulterius ve pregamo et confortiamo, como per altre nostre ve havemo scripto, che vogliati servare tutti quelli modi et vie che ve pare che quelle nostre gente non faciano damno né roncrescimencto alcuno ail homini et subditi nostri, né ancora ad quelli del prefato duca de Savoya del'andare ad saccomano in fora. Mediolani, ut supra.
Persanctes.
Iohannes.