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182. Francesco Sforza al podestā di Mortara (1453 agosto 30 "apud Gaydum").

Francesco Sforza informa il podestā di Mortara di essere riuscito a comporre la vertenza tra il cremonese Guglielmo Riparo e Ambrogio Trumbeta, uomo del conte Giacomo Picinino. Vuole che sia annullata qualsiasi scrittura relativa a tale vertenza in modo che mai, nč Trumbeta nč alcuno dei suoi parenti ne vengano pių molestati.

[ 49v] Potestati Mortarii.
Havendo nuy facto componere et accordare Guiglielmo Riparo, nostro citadino Cremonese, et Ambroxo Trumbeta del magnifico conte Iacomo Picinino per la differentia havevano insieme, dela quale te scrissemo per nostre lettere, date apud Senigam die xxviii iunii proxime decursi, siamo contenti e volemo et anche te comettemo che tu debbii canzellare, irritare et anullare ogni segurtā et promissione et obligatione quale havesse dato o facto el padre o fradello o parente del dicto Ambroxo Trumbeta per casone dela dicta differentia, ita et taliter che per el presente, nė per l'avenire dicto Ambroxo, nč alcuno per luy may possa essere inquietato, molestato nč dannezato per dicta differentia, nč per cosa che dependa da quella. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.