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1820. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Castropecetto (1454 luglio 26) Milano.

Francesco Sforza informa il comune e gli uomini di Castropecetto di aver confermato al conte Otto e a Otto de Picinino, suo cugino di Mandello, ogni diritto e azione nel luogo di Pecetto e ha mantenuto gli eventuali diritti degli altri gentiluomini che, in tal caso, vuole che si rimettano nei loro possedimenti, oltre a prestar loro omaggio, obbedienza e corrispondere loro i frutti e le entrate del luogo nel modo e nella forma che erano da loro goduti al tempo di Filippo Maria Visconti.

Comuni et hominibus Castripiceti.
Perché habiamo confirmato conte Octo et Octo de Picinino, suo cosino de Mandello, ogne rasone et actione che hanno in quello loco de Peceto, reservando etiamdio le rasone delli altri gentilhomini che gli havessero, però volimo li ponati ala possessione d'esso luoco et gli prestati il debito iuramento de fidelitate, omaggio et obedientia, et gli respondiati delli fructi et intrate d'esso luoco; siché in omnibus et per omnia dicti gentilhomini tengano, godano et possedano dicto loco eo modo et forma che tenevano et godevano ac possidevano al tempo dello illustrissimo quondam signore duca Filippo, quando d'esso loco erano in possessione et tenuta. Mediolani, ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.