Registro n. 16 precedente | 1822 di 1825 | successivo

1822. Francesco Sforza a Tiberto [Brandolini], Corrado [da Fogliano] e a Roberto [Sanseverino] 1454 luglio 26 Milano.

Francesco Sforza fa presente a Tiberto, Corrado e a Roberto che i Rettori di Verona gli hanno denunciato la fuga da Rodorico Spagnolo, conestabile del signore, di due suoi famigli e di un ragazzo portando via cavalli, arme e roba. Essi sono stati inseguiti da Andrea, cancelliere dei Rettori, che é il latore della lettera di denuncia del fatto. Per mantenere la pace e perseverare nel buon vicinato, il duca vuole che diano ogni aiuto ad Andrea per trovare i fuggitivi e a fargli reperire tutto quello che hanno portato via a Rodorico.

[ 488v] Domino Tiberto, Corado et domino Roberto.
Havendoce de presente scripto li rectori de Verona vogliamo operare che Rodorico Spagnolo, conestabile del signore, consequischa certi soy cavalli, arme et robba che doy soy famigli et uno regazo se sonno fugiti ad questi dì da luy et, venuti dal canto de qua, se hanno menato cum loro; et perciò mandaroli deretro questo Andrea, suo cancellero portatore de questa. Desiderosi nuy adunche, sì per observanza dela pace et nonché per mantenere et perseverare in ben vicinare et amorevolmente deportarse inseme, et etiam perché quelli ce scrivono cognoscano le loro lettere havere facto fructo che Rodorico predicto rehabbia il suo, però vogliate, subito recevuta questa, prestare ogni aiuto et favore ad questo suo in retrovare dicti famigli et regazo, et constrengerli immediate a restituirli que (a) hanno portato dal dicto loro patrone senza resistentia o diminutione alcuna, non altramente facendo che se fosseno fugiti da nuy proprii. Data Mediolani, xxvi iulii 1454.
Andreas Fulgineus.

(a) Segue ce ne depennato.