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193. Francesco Sforza a Giuseppe da Cortona, podestà e castellano di San Colombano (1453 settembre 3 "apud Gaydum").

Francesco Sforza comunica a Giuseppe da Cortona, podestà e castellano di San Colombano, che dal suo uomo d'arme Perusino è fuggito il famiglio Giovanni da Molla, abitante a Borghetto, con otto ducati e dell'altra roba del Perusino, e ha convinto due altri famigli ad andarsene via. Il duca vuole che Giuseppe cerchi di arrestarlo, non rilasciandolo fino a quando non si sarà accordato con Perusino e non trovandolo, gli sarà concesso di rifarsi su quanto Giovanni ha del suo.

[ 52v] Magnifico Ioseph de Cortonio, potestati et castellano Sancti Columbani.
Ne ha significato el Perusino, nostro homo d'arme, che, havendo luy conducto per suo fameglio Iohani da Molla, habitatore del Burgheto, in lo iusire in campo gli prestò octo ducati con intentione che lo devesse bene e fidelmente servire, como gli promisse, et ha facto tuto lo contrario, perché, non solamente è fugito Iuy tristamente e portatili via Ii denari et altra robba, ma gli ha anchora sviato et facto fugire duy altri suoi famigli in suo grande detrimento et danno, et etiandio nostro in questi tempi. Pertanto, aciochè simili conoscano che non fano bene, volimo che cirche per ogni modo et via de haverlo in Ie mane, non lo relaxando fina tanto ch'el non remangha d'accordio col dicto Perusino, et non trovandose luy, farali tolire tanto del suo, se'l se trovarà ch'esso Perusino vengha satisfacto.Data ut supra Ser Iacobus.
Cichus.