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198. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 settembre 3 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza dice al luogotenente di Lodi di aderire all'istanza dei medici, che hanno in cura suo fratello Corrado, di liberare il balestrero Barbeta, ormai conscio dei suoi errori, purchè dia garanzia di portarsi in campo da lui e non andarsene senza licenza ducale.

Locumtenenti Laude.
Havemo recevuto la vostra lettera et inteso quello ne scriveti del Barbeta, nostro balestrero, et dela instantia ve hanno facta Ii medici sonno ala cura de Conrado, nostro fratello, dela liberatione soa, et cetera; ala quale respondendo, ve dicemo per complacentia d'essi medici et anche perchè credemo dicto Barbeta hormay sia recognosciuto delli [ 53v] suoi errori, siamo contenti, dando dicto Barbeta securitade idonea de venire in campo et presentarse ad nuy, nè partirse senza nosta licentia de campo. lo faciati liberare. Data ut supra Zanetus.
Iohannes.