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206. Francesco Sforza al referendario di Tortona (1453 settembre 3 "apud Gaydum").

Francesco Sforza concede al commissario di Tortona, che gli ha segnalato l'insufficienza in quella posta dei cavallari, di assumerne uno e, presolo, gliene segnali i dati e il giorno della sua presa di servizio per poterne fare la iscrizione. Gli raccomanda una maggiore velocità di trasmissione sia delle lettere dirette ad Alessandria che quelle trasmesse da Alessandria, avvertendo che queste devono passare direttamente da Piacenza.

Referendario Terdone.
Havemo recevuto la toa lettera per la quale ne advisi che li cavalari nostri sonno lì non possino supplire a quella posta et che bisogneria gli fosseno più, al che, respondendo, te dicemo che siamo contenti gli ne acresse un altro el quale, acresciuto gli lo haveray, volimo ne debbe mandare el debito suo et lo di l'haveray tolto ali nostri servicii, aciochè possiamo far fare la littera della scriptione sua. Apresso volemo che curi con ogni diligentia et sollicitudine che tanto Ie lettere nostre scrivemo in Alexandria, quanto quelle de Alexandria che sonno scrite a nuy, vadino et venghano presto; et questo dicemo perchè fin in quest'hora Ie dicte lettere sonno andate et venute tarde, et quello venghino a nuy, volimo Ie mande drito per la posta de Piasenza. Et fa che Ii sia havuta per l'avenire altra cura (a) in mandarle subito e senza dimora che non e stato facto da qui indreto.Data ut supra.

(a) cura in interlinea su via depennato.