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217. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Glarola (1453 settembre 5 "apud Gaydum").

Francesco Sforza impone al podestà, al comune e agli uomini di Glarola di non alloggiare alcun soldato in casa di Rainaldo da Corte, uomo d'arme della compagnia dei Sanscurineschi e,se ve ne fosse già qualcuno, lo facciano sloggiare.

[ 57v] Potestati, comuni et hominibus Glarolarum.
Lamentasse Raynaldo da Corte, homo d'arme in la compagnia de Sanscurineschi, che in la casa soa che ha Iì gli vogliono essere allogiati altri soldati, che ne pare fuora d'ogni honestade et ragione che l'uno soldato debbia allogiare in casa del'altro. Pertanto ve comendiamo et volemo che de cetero non debiati presumere de allogiarli nisuno in casa soa; et se nisuno gli fosse allogiato, fazitelo levare, perchè non deliberamo comportare che ali nostri soldati se facia tale iniuria.
Data ut supra.
Iohanni Chiapanus.
Iohannes.