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225. Francesco Sforza al luogotenente di Lodi (1453 settembre 6 "apud GayduM")

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Lodi che non aggiunge nulla in merito al "tractato", certo che lui ha preso tutte le precauzioni necessarie. Lo assicura di aver sistemati i navaroli dei retroguardi. Gli fa sapere che non tollera le villanie che il fattore di Fioravante ha avute con lui e per questo lo ha convocato.

Locumtenenti Laude.
Havemo recevuto una vostra lettera de molte parte per la quale restiamo avisati del tractato, et cetera; al che non facemo altra respuosta, rendendoce certissimi che gli haveriti facte e farite tute Ie provisione opportune perchè l'ingani non reiscano ali inimici. Ala parte delli navaroli delli retrouardi, nuy gli havemo provisto, como haveriti inteso. ala receputa de questa. Ala parte de quello temerario factore de Fioravante non intendemo ch'el debia usare tale insolentie contra voi, qual volimo siate honorato et reverito nel'offictio quanto la persona nostra; e così, como ve havemo altre volte scripto, così ve replicamo che non guardati in fronte ad homo del mondo a far el facto nostro, e per dire et giarire la mente nostra al dicto factore, nuy gli scrivemo per Ie alligate ch'el vegna subito a nuy; sichè fariteli presentare Ie littere. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes.