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226. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1453 settembre 7 "apud Gaydum".

Francesco Sforza chiede a donna Luchina dal Verme la collaborazione sua, dei suoi ufficiali e uomini perchè Teseo, cancelliere e commissario ducale sopra le tasse del Piacentino, possa incassare dette tasse. Per ottenere ciò le chiede di mandare uno dei suoi da Teseo per intendere che cosa si debba fare per tale riscossione con cui si soddisfaranno poi le genti d'arme ducali.

[ 59v] Magnifice domine Luchine del Verme.
Perchè Theseo, nostro cancellero et comissario sopra le taxe del Piasentino, e non le pò scodere senza vostro favore et de vostri officiali et homini, pertanto vogliati ordinare a singuIi vostri officiali et subditi che in questa materia gli prestano tuti quelIi favori et obedientia gle rechiederà. Et aciochè vuy et Iuy sapiatiti que fare, vogliati mandare uno delli vostri dal dicto Theseo col quale se habia ad intendere in tute quelle cose et ordine serà necessario de fare per scodere dicte taxe, perché altramente non se scoderano may, et non se porriano expedire Ie nostre gente alle quale sono assignati; el che, quanto disturbasse el facto nostro, el lassiamo iudicare a vuy. Sichè vogliati provedere che dal canto vostro non manchi che se possano scodere dicte taxe. Data apud Gaydum, die vii septembris 1453.
Marcus.
Cichus.