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232. Francesco Sforza al luogotenente di Tortona (1453 settembre 8 "in castris nostris felicibus apud Gaydum").

Francesco Sforza esprime al luogotenente di Tortona la sua meraviglia per la mancata restituzione delle armi ai soldati di donna Luchina. Non sa se imputare a lui o agli altri ufficiali tutto cị, comunque, si aspetta di capire una buona volta se intendono obbedire alle sue lettere.

[ 61r] Locuntenenti Terdone.
Non possemo fare che non se maravigliamo de che, havendo nuy tante fiate scrito là che fossero restituite Ie sue arme ali soldati dela magnifica madona Luchina, may non siano restituite; del che non sapemo imputare se non vuy e l'altri officiali, quali hanno ad exequire quanto gli scrivemo. E deliberando nuy una fiata intendere se volite obedire le nostre lettere, denuo ve replicamo che omnino debiate restitituire Ie dicte arme ala prefata magnifica madona Luchina senza altra repplicatione de nostre lettere. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.