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250. Francesco Sforza a Luchina dal Verme 1453 settembre 15 "apud Gaydum".

Francesco Sforza asserisce a donna Luchina dal Verme che per poter porre fine alla controversia delle tasse che contrappone i suoi uomini alle genti sforzesche non vale quanto lei e Bartoluzio da Ugobio, commissario ducale, propongono, ma conviene che lei mandi da lui Filippo che è a conoscenza di tutto.

[ 64v] Magnifice domine Luchine de Verme.
Havemo recevuto Ie vostre lettere circh'al facto dele tasse, le quaIe diceti havere facto vedere per Ii vostri et per Bartholuzo di Ugobio, nostro commissario; ale quale, respondendo, dicemo che'l non ne satisfa quanta scriveti; neanche per quello che ne scrive dicto Bartholuzo possimo intendere Ie ragione de dicte tasse. Sichè a volere ben intendere e mettere fine ale debbiti hanno Ie nostre gente d'arme con Ii vostri homini, è necessario che mandiati qua messer Filippo informato del tuto, como etiamdio scrivemo a luy che vegna. Mandatilo, adoncha, e quanto piu presto meglio è. Venendo lo remanderemo con conclusione de ogni cosa. Data apud Gaydum, die xv septembris 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.