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251. Francesco Sforza a Filippo Confalonieri (1453 settembre 15 "apud Gaydum").

Francesco Sforza dice a Filippo Confalonieri che non lo convincono " le ragione delle tasse" mostrate da alcuni di quelli di madonna Luchina e neppur quello che scrive il commissario ducale Bartoluzo da Vugobio, per cui lui, duca, insiste nel volere che Filippo si porti da lui ad esporgli "le ragione et ogni informatione sopra dicte tasse." Clerichino ha scritto a Manno e a suo cognato Giuseppe di andare in campo.

Spectabili militi domino Filippo de Confaloneriis, dilecto nostro.
Havemo recevuto Ie vostre lettere circha le ragione delle tasse, quale diceti havere facte videre per alcuni de quelli delIa magnifica madona Luchina et Bartholuzo da Vugobio, nostro commissario; ale quale, respondendo, dicemo che questo non ne satisfa; neanche per quanto ne scriva el dicto Bartholuzo possimo intendere quelle ragione. Siché necessario è, et volemo che vuy vegnati fin a qua, omni prorsus exceptione remota, et faritene dare Ie ragione et ogni informatione sopra dicte tasse, Ie quale portariti con voy. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.
Die suprascripto.
Per Clerichinum scriptum fuit Manno et Ioseph, eius cognato, ut veniant in castris.
Cichus.