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256. Francesco Sforza a Lisa de Attendolis (1453 settembre 15 "apud Gaydum").

Francesco Sforza esprime alla sorella Lisa de Attendolis il suo disappunto per l'insucesso delle varie lettere scrittele per la liberazione di Gianpietro Rabozzo. Le riscrive sperando che non lo costringa a mostrarle il suo scontento.

Magnifice sorori nostre carissime domine Lixe de Attendolis,et cetera.
Per pił nostre lettere ve havemo scripto che dovesti relaxare Iohannepetro da Rabozo, e credendo nuy per la instantia qual ve facessemo che l'havesti relaxato, trovamo che non; del che ne siamo ultra modo maravigliati et anche ne dolimo, il perchč ne siamo deliberati scriverve anchora questa fiata avisandove che non lo relaxando seremo constreti monstrare che siamo mal contenti.
Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.