Registro n. 16 precedente | 267 di 1825 | successivo

267. Francesco Sforza ai religiosi membri del Capitolo della chiesa di Pavia (1453 settembre 29 "apud Gaydum").

Francesco Sforza dispone che i membri del Capitolo della chiesa di Pavia eseguano quello che nella missiva dice d'aver scritto ad Antonello de Campagna, e cioè, di consegnare l'inventario di tutto quanto spetta al locale vescovato all'economo designato dall'abbate di Rivalta e a quello indicato da loro, in modo che entrambi siano al governo del vescovato finchè detto abbate sarà fatto vescovo, com'egli ha richiesto al papa. Vuole che l'economo, "che lui deputerà", possa disporre secondo la volontà dell'abbate, futuro vescovo, e tutti gli ufficiali stiano ai loro posti, così come Agostino de Conago deve mantenere la podestaria di Stradella. In simile forma si è scritto ad Antonello de Campagna.

Venerabilibus religiosis dominis de Capitulo ecclesie Papiensis.
Scrivemo ad Antonello de Campagna che'l consegni lo inventario et ogni cosa che specta ad quello vescovato in Ie mane del'iconomo, qual deputarà el reverendo domino abbate de Rivalta et quello haveti deputato vuy, Ii quali stiano ambiduy iconomi al governo del dicto episcopato finché'l prefato domino l'abbate sarà promoso al dicto vescovato como desideramo, et per luy havemo supplicato ad la Santità del nostro Signore. Et esso iconomo, che Iuy deputarà, ne possi disponere et fare secundo la voluntà del prefato domino l'abbate - futuro episcopo, denique che tuti Ii officiali posti per voy stiano firmi, ma che Augustino de Conago resti ala potestaria dela Stradella; sichè vogliati retrovarve insieme et dare ordine et forma ad tute queste cose che se exequiscano secundo la ordinatione predicta. Data ut supra.
Cristoforus de Cambiago.
In simili forma scriptum fuit Antonello de Campanea.
Cichus.